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katia titolo
massimo ciccolini
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organizzare. costruire. ordinare. Contenere. abituato a misurare il tempo come se ci fosse un inizio ed una fine. non c’è inizio e non c’è fine è e la percezione inganna. A volte basta mettere un contenitore nell’altro e la percezione mostra altro: “inefficace. comodo. forse.”
La ripetizione in assenza di congiunzioni coordinanti è una delle relazioni sintattiche e semantiche cui è affidata la coesione del discorso. A volte l’iterazione di parole diventa, da figura del linguaggio, figura di pensiero: allusione, citazione, parodia. Conserva una traccia memoriale nella rinuncia alla scansione temporale. Disegna la genealogia del presente nella completa assenza di consequenzialità. La definizione del tempo non è che un contenitore fisiologico.
Può essere che il contenuto sia proprio il contenitore. Capita
L’ errore è in primo luogo una opinione : colpa del giudizio, non svista percettiva. E’ la tracotanza della volontà illimitata sull’intelletto finito. Nella scelta di volere, prima ancora che vedere, ossia percepire, consiste l’espressione di ogni ambizione di l li lib libe liber libert libertà liebrtà àtrebil leirbreorrteà Può essere un gioco
(dubbi sul secondo punto) difficile la relazione tra apparenza e apparire: la prima nasconde la seconda mostra è
Il padre Caino si era detto il padre! Solo per chi ha avuto la bontà di leggere ogni singolo numero
ombra/luce Una antitesi si presta a dare corpo alle inquietudini esistenziali. Quella efficace si costruisce sul presupposto esperienziale per cui ciò che è evidente è il risultato di un processo concettuale che precede il manifesto. Si può implorare prima ancora di riconoscere il destinatario della implorazione stessa. Si deve vedere prima ancora di percepire la visione. L’antitesi pronuncia quello che ancora non ha corpo nella vista: ne è una profezia. Io so che san Paolo si è convertito sulla via di Damasco accecato dalla luce divina poi vedo: san Paolo chiude gli occhi e accoglie la fede quando è abbagliato dal ventre di un cavallo. Questo fa ridere La luce è uno stano gioco se si vede anche al buio.
E se nel visibile fosse in nuce l’origine dell’invisibile, come qualità intrinseca della percezione pura prima ancora della sua definizione ontologica? Quello che non si vede è l’ossessione fenomenologica di quello che è evidente La retina è cieca nel punto in cui si diffondono in essa le fibre che permetteranno la visione
ogni contenuto è chiaro in relazione agli altri contenuti anche isolato contiene il resto il contenitore è ogni contenuto
immediatamente tutto si contestualizza nel pensiero di chi osserva. anche l’elemento più astratto trova un contesto nel pensiero di chi osserva. Spesso sconosciuto all’autore
errore volontà illimitata intelletto finito volere prima di percepire scelta
riscrivere la rappresentazione può svelare il giudizio? Sì anelando a non sovrapporre gli atteggiamenti, perché non dissociabili: unico evento giudizio : implorazione e deplorazione : contemporaneo giudizio non dissociabile: ordine e rovina riscrivere
tutto contribuisce a contestualizzare ogni segno esterno, estraneo, determina ogni opera e spesso l’opera è determinata da ciò che non le appartiene
un numero organizza gli elementi senza indicarli organizzare per non indicare il titolo, senza il corpo, è altro
ogni oggetto percepito contemporaneo agli altri nel percepire dialoga con gli altri la percezione è sempre contemporaneità Contenitore è il tentativo di isolare contenuti dalla contemporaneità Inesorabilmente perdente, anche se apparentemente efficace. Mostra, autobus, spiaggia sono contenitori. Verbo è un contenitore. Vuoto è contenitore
E questo? Il pensiero ironico genera il dubbio L’umanità brulica di gente seria. Questo forse fa ridere o no
La natura è la tecnica con la quale creare, non l’immagine da imitare. Non si può riprodurre la natura. Funzionare come lei si deve
Non un cerchio, non una sfera, è ciò che non ha parti e non ha definizione: è solo un punto, appunto. In conclusione si rende necessario
Perchè la specie umana si evolve per forza di memoria il mito non è che un modello archetipico. Perchè il modello archetipico genera il mito la specie umana non può che evolversi per forza di memoria. Perchè la memoria dalla specie umana è perpetuata il mito non può che distorcerne la natura Il parricidio è un’arte
L’ordine e la rovina non si dissociano. Un’opera è il compianto dell’uno e dell’altro elemento La compresenza della implorazione e della deplorazione vela il giudizio nell’atto della sovrapposizione degli atteggiamenti. Lo statuto di opera d’arte non può essere più attribuito alla sola rappresentazione descrittiva ma deve necessariamente produrre un evento: anelare allo status di performances, drammatizzare la descrizione, riscrivere la rappresentazione.
il gesto, lo scrivere, l'inchiostro sulla carta e con la carta, elemento semplice, inteso come figura, intesa come immagine
è necessario aprire alle parole se l’ordine di queste è diverso dal solito richiede tempo, anche.
Per appendere la crocifissione basta un chiodo. La rappresentazione della realtà è l’apologia dell’evidenza. E’ surreale in ogni modo. Anche questo fa ridere
L’ironia, nella sua espressione più sottile, intende evitare di essere riconosciuta attraverso la tecnica. Categorizzarla tecnicamente ne viola la natura. L’ironia distorce la verità. E la verità non può che essere assoluta. La menzogna interpreta la realtà. E la realtà non si misura in termini assoluti. L’ironia oscilla tra il reale e il possibile, il surreale e l’irreale. L’arte simula la realtà mentre fa leva sulla dissimulazione Questo è ironico
Fate voi.
Che si legga nel paradosso l’affermazione della irrealtà dell’arte o della surrealtà degli oggetti quotidiani, nel contraddire una descrizione letterale della realtà stessa non si può che presupporne l’esistenza. La reazione emotiva che un messaggio provoca nel ricevente ne è la valutazione. Il paradosso non è una figura del linguaggio, ma una figura degli interlocutori Ammesso che siano dotati della facoltà di rispondere a stimoli esterni; i cani lo fanno: sembra un paradosso
E anche questo
Anche questo è ironico
In quanto mera citazione iconografica il mito è solo un oggetto materiale e contingente soggetto alle ingiurie del tempo E’ la risposta non ultimante alla formale rappresentazione di un argomento condiviso Ma vi sembra che Euridice avrebbe sposato un giapponese? Solo per acuti umoristi
E poi c’è il contenuto esteso Il vuoto con un vuoto dentro Questo è difficile
sempre i contenitori sono imprevedibili. Meno male!!
Non è che una ruota di bicicletta
prova di valutazione dell’impatto estetico dell’intervento umano sulle potenzialità artistiche spontanee del programma si denota una potenzialità estetica maggiore riscontrabile nell’attività cerebrale fisiologica. rispetto a una minima percentuale di soggetti
è . è eternamente differente . è nella relazione che appare è nella relazione che appare è eternamente differente è
ogni persona, nel più intimo è tanti ogni pensiero, nel più piccolo è tanti i miei intimi non li conosco, a volte mi riconosco i più piccoli non li vedo, a volte li sento
errori apparenti aggiungono significato al senso. non lo semplificano non riducendolo alla sola apparenza. ogni più piccolo elemento è. Nel testo, per esempio, penso ad un verbo non corretto o a titoli che non si ripetono o a spazi mancanti anche la punteggiatura deve essere usata come ogni elemento.come ogni parola.come ogni spazio
Dapprima innalzatosi dal grigiore della notte poi pesante e prezioso e reso forte dal fuoco di sera pervaso da dio e curvato infine etereo avvolto di blu si libra su campi innevati verso cieli stellati
Capita pure che il contenuto sia contenuto. Questo è un bene in certi casi
Le parole "autore", "regia" e "attore" indicano ruoli che appartengono a molti sistemi di comunicazione. "Autore": chi è causa, origine di qualcosa. "Regia": direzione dell'allestimento, organizzazione, coordinamento e attività simili. "Attore": chi prende l'iniziativa di un processo; l'individuo in quanto soggetto dell'azione.
irrilevante; si limita a considerare spazi, nella migliore delle ipotesi distanza.
Ruota di bicicletta Marcel Duchamp 1913
Poichè noi siamo atti non soltanto al formalismo, è ipotizzabile la facoltà di perfettare l’arte. Nessun impedimento di ordine naturale ci costringe nelle sole formule delle ricerche sintattiche. La forma verbale scelta come mezzo di comunicazione privilegiato procrastina il ritorno a forme espressive consacrate da un’epoca trascorsa. Il testo inteso in questa sede come la definizione di norme atte alla realizzazione di una volontà artistica, non esclude le novità di espressione, ma le esige.
qualche parola
per ogni parola non basta il significato, della parola. è necessaria ogni relazione. spazio, colore, rumore, distanza, per significare nelle interpretazioni, inevitabili.
quadrato nero su sfondo bianco dopo qualche anno quadrato bianco su sfondo bianco (spesso più il primo, solo a volte il secondo) non è l’evidenza dello scarto. non è l’evidenza dell’oltre, non è l’evidenza del mostrato che porta è l’apparire, evidente, che è
Anche la quantità di tempo determina l’oggetto. come la dimensione, o la distanza. del tempo
Vi è nelle cose una carnalità terrena che si manifesta nella loro genesi
la relazione tra corpo e titolo è più importante del titolo il titolo può azzerare il corpo e il corpo si azzera se la relazione con il titolo è sbagliata distanza, posizione, colore, spessore, dimensione volume sonoro odore determina la relazione tra titolo e corpo
L’immagine riprodotta come elemento speculare della realtà non può porsi come occasione di incremento della sostanza conoscitiva: è specularità tradotta in rappresentazione. La rappresentazione figurativa riduce la sostanza conoscitiva fino a sopprimerla. Una immagine che non significa nulla è solo un dato di fatto, una rappresentazione empirica. E’ il segno a scarnire l’immagine rendendola riferimento pre-concettuale e pre-linguistico. Una reale opzione conoscitiva non può che provenire dalla interpretazione del segno da parte del fruitore in base alle assonanze empatiche che il segno suscita, al di là di quanto esso intenda designare.
verbo 1 . Massimo Ciccolini . il 14 luglio 2010 alle 10:52 vuoto senza testo 2 . Katia Titolo . il 14 luglio 2010 alle 16:09 secondo qualche parola
CONTENUTO /100 gr Grassi Grassi saturi 0.026 g Grassi monoinsaturi 0.002 g Grassi polinsaturi 0.043 g Grassi Trans g Colesterolo 0 mg Minerali Calcio 12 mg Sodio 6 mg Ferro 0.78 mg Magnesio 23 mg Fosforo 57 mg Potassio 421 mg Manganese 0.153 mg Selenio 0.3 mcg Vitamine Vitamina A 0 mcg Vitamina B mg Vitamina B2 0.032 mg Vitamina PP 1.054 mg Vitamina B5 mg Vitamina B6 0.295 mg Vitamina B12 0 mcg Vitamina C 19.7 mg Vitamina D IU Vitamina E 0.01 mg Vitamina K 1.9 mcg Folati 16 mcg Altro Zuccheri 0.78 g Saccarosio 0.17 g Fruttosio 0.27 g Lattosio 0 g Maltosio 0 g Alcol etilico 0 g Caffeina 0 g Teobromina 0 mg
Il parricidio, il più efferato, se non induce alla promiscuità è solo un atto di maniera
senza testo
realizzazione
idra / massimo ciccolini
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